yoga al parco

Benessere e natura, perché praticare yoga al parco?

Benessere e natura, perché praticare yoga al parco?

yoga al parco

Con l’arrivo della bella stagione, sempre più persone avvertono la necessità di stare all’aria aperta e di godere dei benefici che il sole e l’aria mite regalano all’organismo.

Alla necessità puramente fisica di risvegliare il corpo si affianca la volontà di dare vita ad uno stato emozionale positivo, il quale contribuisce a definire il benessere della persona.

I benefici del contatto con la natura

Svolgere dell’attività fisica all’aria aperta è una pratica che porta con sé molti benefici. Innanzitutto il corpo è libero di ossigenarsi, soprattutto se l’attività viene svolta nei parchi o nelle aree verdi della città.

L’importanza di riscoprire il contatto con la terra è fondamentale, soprattutto se durante l’attività lavorativa si opera in ambienti chiusi e privi di sbocchi esterni.

La visione del regno vegetale e la possibilità di adagiarsi sul prato ammirando gli animali che vivono nei parchi permettono alle persone di stabilire un contatto con la terra ancestrale, riscoprendo i ritmi della natura e godendo dei suoi profumi e dei suoi colori.

All’ossigenazione, pratica indispensabile per mantenere l’organismo attivo, si associa la possibilità di ricevere i benefici raggi del sole.

La luce solare è un integratore naturale, in quanto dalla sua presenza dipendono il metabolismo della seratonina e della vitamina D.

La seratonina è indispensabile per indurre buonumore, per combattere lo stress e per favorire un positivo stato emozionale.

A livello fisico, la sua presenza aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e ad aumentare il livello delle difese immunitarie.

La vitamina D è inoltre indispensabile allo sviluppo osseo, in quanto evita l’insorgenza dell’osteoporosi e del rachitismo e rafforza lo stato di salute dei denti.

Lo Yoga, una disciplina che regala nuova energia vitale

E’ una pratica millenaria, la quale assembla a delle posizioni fisiche specifiche, chiamate asana, la pratica di una respirazione corretta e mirata a rigenerare l’organismo.

Molte persone respirano nel modo sbagliato, inglobando troppa aria nell’organismo e bloccando la naturale espulsione delle tossine.

Praticare lo yoga permette di imparare a respirare nel modo corretto, usando la muscolatura nel modo giusto e quindi permettendo al corpo di riequilibrarsi in modo naturale.

Saper respirare in modo autonomo e corretto significa essere in grado di controllare le proprie emozioni e anche i propri stati di paura, in quanto si può contare su una mente lucida e consapevole.

Le pratiche di respirazione nello yoga sono chiamate prânâyâma e si associano alle figure fisiche, chiamate asana.

Lo yoga deve quindi essere considerato una pura pratica fisica, ma una filosofia di vita, un percorso con valenze spirituali, filosofiche e votate alla ricerca di uno stato di salute globale.

Lo Yoga e il contatto con la natura

Il rapporto tra yoga e natura è racchiuso nell’origine stessa della disciplina.

Secondo la tradizione, lo yoga viene rivelato nella meditazione agli asceti, i quali vivono in completa simbiosi con la natura seguendo uno stile di vita semplice e contemplativo.

Gli asceti sono i veri conoscitori dei segreti dell’universo e delle leggi della natura. Alla luce di questa realtà, possiamo quindi comprendere che il legame tra yoga e natura è inscindibile.

Se pensiamo allo yoga come una disciplina votata a scoprire la vera natura umana, si può capire che la sua pratica all’aria aperta è importante, in quanto tutti gli esseri umani provengono dall’ambiente naturale, il luogo dove possono trovare l’energia vitale, o prâna del quale necessitano per vivere.

La connessione tra interno ed esterno può quindi avere luogo negli ambienti naturali in modo molto più profondo e attivo rispetto ai luoghi chiusi, in quanto la natura permette di scoprire le energie vitali che ci circondano.

Come praticare al parco?

Lo yoga può essere praticato in ogni ambiente naturale, dalle rive del fiume alla spiaggia, fino alle vette delle montagne.

In ambiente urbano, può essere praticato nei parchi cittadini, dei luoghi spesso tranquilli dove è possibile incontrare piante ombreggianti e prati accoglienti.

Ogni persona può scegliere il momento della giornata più adatto per lo yoga, a seconda delle sue esigenze e aspettative.

I momenti migliori per praticare questa disciplina rimangono indubbiamente le prime ore del mattino e il crepuscolo.

Durante le ore mattutine la luce è dolce, le temperature estive non hanno ancora raggiunto lo zenith e l’aria è più pura.

Al crepuscolo, la luce che si crea è sicuramente magica e le condizioni atmosferiche sono piacevoli.

Una volta scelta l’ora ideale, è necessario indossare abiti comodi, realizzati in fibre naturali quali il cotone, la canapa e il lino.

Questi tessuti lasciano il corpo libero di respirare e sono rispettosi della natura nella loro composizione.

Essi permettono inoltre di mantenere il corpo asciutto, un aspetto molto importante se le giornate si presentano afose.

Indossare un cappello e scegliere una posizione ombreggiata sono scelte ideali, in quanto le asana prevedono spesso di mantenere la stessa posizione per alcuni minuti.

A questi accorgimenti è importante associare la protezione della pelle con uno schermo solare, preferendo un prodotto di buona qualità, eco-bio e con fattore molto alto.

Non si deve infine dimenticare di portare con sé un tappetino da yoga, per svolgere le asana in comodità e un asciugamano di cotone.

Se non si conosce la pratica dello yoga e si desidera imparare la disciplina è ideale frequentare un corso all’aperto nella propria città.

Molte sono in estate le occasioni per partecipare a corsi di yoga, i quali possono diventare importanti momenti di vita all’aria aperta, nonché occasioni per conoscere persone piacevoli e stringere nuove amicizie.